Un museo d’arte contemporanea: ecco come risponde Alcamo alla propria sete di cultura

ALCAMO. Sabato scorso, al collegio dei gesuiti, si è svolta la presentazione del progetto “Creative LAB Alcamo” (CLA). Si tratta di un sistema integrato di servizi culturali che mira a riqualificare e rigenerare lo spazio urbano e a sostenere lo sviluppo territoriale.

La presentazione è stata aperta dall’assessore alla cultura Elisa Palmeri la quale ha fatto subito cenno alla futura trasformazione del plesso monumentale in un museo d’arte contemporanea grazie agli ingenti fondi provenienti dall’unione europea. Da quanto detto è emerso che il progetto, nato dalla collaborazione tra l’amministrazione comunale di Alcamo e l’università di Palermo, utilizza il fattore cultura come motore di sviluppo locale e attrattore di interessi e capitali esogeni. Esso, inoltre, agisce attraverso una progettualità culturale incentrata sull’accostamento tra l’arte contemporanea e l’identità del territorio, una riorganizzazione dei servizi al cittadino, la valorizzazione degli elementi cardini del tessuto storico urbano di Alcamo e delle emergenze storico-produttive del territorio extraurbano.

A presentare, invece, il progetto architettonico del futuro museo d’arte contemporanea, è stato l’architetto Garbo, il quale ha minuziosamente illustrato i prossimi interventi che verranno eseguiti all’interno del collegio per l’allestimento delle mostre artistiche.

Tale progetto prevede diversi interventi fra cui l’allestimento di una galleria, (all’interno della quale verrà potenziata l’illuminazione) ; di un bookshop; una sala convegni; e infine un ascensore.

Per concludere, la parola è passata ad Alessandra Badami, docente di pianificazione urbana e territoriale alla facoltà di architettura dell’università degli studi di Palermo.

La professoressa, parlando delle manifestazioni artistiche che verranno ospitate all’interno del plesso monumentale, ha spiegato che l’evento si svolgerà secondo un programma articolato in 5 step, il primo dei quali consiste in una mostra d’apertura che accoglierà opere d’arte contemporanea prese in prestito da altre istituzioni museali e/o culturali della Sicilia, operanti sempre nell’ambito dell’arte contemporanea.

A seguire abbiamo il “Progetto Ottocelle” che prevede il coinvolgimento di quattro artisti di rinomanza internazionale che lavoreranno alle loro opere direttamente all’interno del Convento dei Gesuiti.

A questi saranno poi affiancati altri quattro giovani artisti esordienti per promuovere l’identità locale e la creatività artistica. Il progetto prevede persino il coinvolgimento degli artigiani locali che avranno modo di confrontarsi con gli artisti.

Le mostre presenteranno al pubblico le opere realizzate ad Alcamo e per Alcamo dagli artisti e dall’imprenditoria artigianale.

Infine, la docente Badami ha ricordato un altro dei punti salienti del progetto, e cioè la creazione di un master in marketing territoriale in collaborazione con il dipartimento di Architettura dell’università di Palermo. Il master, che partirà da Marzo 2014, permetterà di formare giovani studenti che hanno voglia di lavorare per il proprio territorio, nel tentativo di promuoverlo e valorizzarlo. Il tutto sarà accompagnato da laboratori incentrati sulle varie forme di espressione artistica: arti visivo tattili, letteratura, teatro e cinematografia.

(di Federica Vicari)

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