Varese-Trapani match perfetto, neo le rappresaglie tra i tifosi fuori dallo stadio F. Ossola.

Partita di assoluto equilibrio e di grande bravura di entrambe le squadre nonostante il risultato finale sia 0-0. Varese-Trapani un match come pochi, l’unico neo per il Varese l’espulsione di Rea a seguito della seconda ammonizione rimediata per un fallo di mano. Per il resto solo un probabile rigore netto negato al Trapani quando Nizzetto viene atterrato dentro l’area di rigore avversaria. Tutta la partita è stato un susseguirsi di azioni, 13 tiri in porta ciascuno per le squadre in campo e il risultato fermo sullo 0-0 per azioni miracolose degli assoluti migliori in campo; i portieri Bressan del Varese e Nordi per il Trapani. Le azioni clamorose e non culminate con il gol sono state quella di Mancosu i primi minuti del match e di Pacilli che con un’acrobazia colpisce la palla con il sinistro spedendola in porta e parata dal volo di Bressan. Pavoletti, Colil, Zecchin fastidiosi per il Trapani che spesso hanno saputo creare azioni pericolose con le punizioni e gli angoli rimediati. Il Varese che trema quando il Trapani parte in conropiede e si chiude in difesa. Il Trapani che goe di un ottimo possesso palla fino alla fine della gara senza perdersi di concentrazione mai. Nella formazione granata scesa in campo una nuova coppia in attacco: Iunco-Mancosu, una scelta fatta perchè “serviva la profondità che Iuno può darci” come dice Boscaglia nella conferenza stampa del post partita. L’allenatore granata parla anche dell’ottima prestazione anche del Varese dell’amico Sottili e dice “una qualsiasi sconfitta sarebbe stato un sacrilegio”. A rovinare questo clima di allegria serenità post match ci pensano le tifoserie. Cori nati durante il minuto di silenzio da parte dei tifosi, ad offendersi reciprocamente, avrebbero scaturito l’aggressione da parte dei Varesini, con spranghe e pietre, nei confronti dei tifosi granata. La polizia sarebbe intervenuta a fermare una ipotetica rissa coi fiocchi. Gesti di violenza vergognosi e non giustificabili. Le offese non fanno parte del tifo.

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