La Federazine delle associazioni antiracket e antiusura italiane apre un presidio in ogni sede siciliana di Confindustria

TRAPANI- Un modo per essere più vicini agli imprenditori e ai commercianti che vogliono denunciare il racket; per tale ragione la Federazine delle associazioni antiracket e antiusura italiane ha, da oggi, la possibilità di aprire un presidio in ogni sede siciliana di Confindustria.

La decisione è stata presa dal  Direttivo che Confindustria Sicilia che si è tenuto a Trapani dopo la denuncia effettuata dall’imprenditore Gregory Bongiorno. Lo stesso ha commentato: “Sono contento che questa iniziativa parta da Trapani, una provincia dove il pizzo è ancora una realtà diffusa. È importante che cresca la sensibilità civile su questo tema ed è altrettanto importante dare il maggior supporto possibile agli imprenditori che denunciano”.

I Presidente della Fai  ha affermato: “L’accordo che abbiamo raggiunto oggi – ha detto il presidente della Fai, Tano Grasso, – rappresenta il coronamento di un lavoro che va avanti da vent’ anni e che oggi ha raggiunto un traguardo importante grazie ai contatti con la grande imprenditorialità siciliana”.
“Il nostro obiettivo – ha sottolineato, invece, il presidente di Confindustria Sicilia, Antonello Montante – è quello di sostenere chi decide di ribellarsi a una cultura che per anni è stata vissuta come ‘normalità’. La rivoluzione
che abbiamo innescato deve proseguire senza tentennamenti e il fatto di avere un presidio della Fai in ogni sede di Confindustria non può che aiutarci in questo percorso”.

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