Destra e Sinistra

di Fulvio Catalanotto
Giorgio Gaber si chiedeva cosa fosse la Destra e cosa la Sinistra: “Una bella minestrina è di destra, il minestrone è sempre di sinistra, tutti i film che fanno oggi son di destra, se annoiano son di sinistra. Ma cos’è la destra cos’è la sinistra…”. Oggi ci ritroviamo a parlare di minestrine e minestroni e l’impressione è che poco o nulla sia cambiato. Forse ci siamo posti delle domande superflue su cosa potesse essere la destra e cosa la sinistra. E mentre parlavamo di quisquiglie (come diceva Totò), in Parlamento mandavamo individui che non erano all’altezza di risolvere i problemi veri di questo Paese. Gli ultimi avvenimenti lo dimostrano. Se in Parlamento oggi ci sono individui che non riescono a capire quello che gli Italiani stanno vivendo in questi ultimi anni in tutti i settori di chi è la colpa? Di chi è la colpa se in Parlamento ci sono individui che non riescono a fare delle politiche serie per l’Imprenditoria, la Scuola, la Cultura, il Turismo, la Sanità, insomma per gli Italiani? Se in Parlamento siedono individui che pensano a come creare un fondo per i politici che non sono stati rieletti e quindi vanno tutelati (poveretti!), di chi è la colpa? Io direi che in buona parte è solo colpa nostra. Se noi Cittadini non impareremo ad usare quel potente strumento che si chiama matita, quella matita che ci danno ogni volta che andiamo a votare e se non capiremo che gli onorevoli ed i senatori sono solo dei nostri rappresentanti che non vanno ossequiati, ma che ci devono loro ossequiare, se non riusciremo a capire che non sono loro che ci controllano, ma siamo noi che dobbiamo controllare il loro operato, noi Italiani ci troveremo sempre governati da “attori” di basso livello che giocano con la nostra vita, facendo finta di fare e non faranno proprio nulla (vedi gli ultimi due anni). Non sono riusciti a fare una legge elettorale seria prima delle elezioni così come non sono riusciti ad eleggere un nuovo Presidente della Repubblica rivotando un Napolitano stanco che non vedeva l’ora di andar via. La prossima volta che riprenderemo una matita in mano riflettiamo e ponderiamo bene sulle sorti del nostro destino per non ritrovarci coinvolti in pessime recite da villaggi turistici come stiamo assistendo in questi ultimi giorni.

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