Incontro tra religioni al cous cous fest

TRAPANI. Oggi, sabato 28 settembre, alle ore 17 presso il Pala Bia sul lungomare a San Vito Lo Capo, durante la XVI edizione del “Cous Cous Fest”, il festival internazionale dell’integrazione culturale, rappresentanti delle tre religioni monoteiste cristiana, ebraica e musulmana si incontreranno per un dibattito, partendo dalla considerazione che il cibo unisce e il cous cous fest è un’occasione. Tra i partecipanti il Vescovo di Mazara del Vallo, Monsignor Domenico Mogavero, delegato per le migrazioni della Conferenza Episcopale Siciliana, l’Imam di Catania, Abdelhafidh Kaidh, presidente della comunità islamica di Sicilia e Luciana Pepi, docente di Lingua e cultura ebraica e Storia del pensiero medievale ebraico all’Università di Palermo. L’incontro, sarà coordinato da Gianfranco Marrone, docente di semiotica all’Università di Palermo, è organizzato in collaborazione con la Diocesi di Mazara del Vallo e il Centro Mediterraneo di studi interculturali, il cui presidente è proprio il Vescovo di Mazara, e rappresenta la prima tappa della rassegna “Sponde 2013”. Il rito del convivio è condiviso dalle tre religioni, si fa mensa per accomunare , per accogliere ed ospitare, così come esiste il digiuno religioso, la privazione come donazione. Partendo dall’idea che tanti spunti comuni ci sono e che il cibo è la cosa più vicina a tutti, tutti mangiamo, questo è il tema conduttore per un incontro inter religioso, per provare l’avvicinamento tra popoli, culture e religioni in un clima conviviale appunto. ” In un clima di dialogo oggi è necessario passare dalla tolleranza alla libertà religiosa. Questo passaggio non è una porta aperta al relativismo, come alcuni affermano. Questo passo da compiere non è una crepa aperta nella fede religiosa, ma una riconsiderazione del rapporto antropologico con la religione e con Dio. Non è una violazione delle verità fondanti della fede, perché, nonostante le divergenze umane e religiose, un raggio di verità illumina tutti gli uomini. La verità si può sviluppare soltanto nella relazione con l’altro che apre a Dio, il quale vuole esprimere la propria alterità attraverso e nei miei fratelli umani”questo quanto dice il vescovo di Mazara al proposito, ed è un pensiero condivisibile se dal mero dialogo tutti riuscissero a passare ai fatti, ma è almeno il primo approccio . Al termine dell’incontro tre chef di diversa nazionalità e religione prepareranno una ricetta di cous cous nel segno della pace e dell’integrazione tra popoli.

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