Tassa di soggiorno nei Comuni trapanesi per finanziare l’aeroporto di Birgi

TRAPANI. Sempre più reale la possibilità che in tutti i Comuni del territorio trapanese, venga introdotta una “tassa di soggiorno”, finalizzata a ricavare le risorse economiche per il mantenimento dei flussi turistici in arrivo all’aeroporto di Birgi e del loro sviluppo. L’idea nasce da una proposta del portavoce del movimento “Turismo & Territorio per lo sviluppo della Riviera trapanese” Fabio Di Bona. Sostanzialmente, si tratta di finanziare un’azione di co-marketing da realizzare con la società Airport Marketing Services Limited, alla quale si dovranno versare somme commisurate al numero di passeggeri in transito dall’aeroporto trapanese attraverso il sito della Rayanair, la compagnia irlandese che gestisce la quantità più alta di tratte aeree ed internazionali che passano per il Vincenzo Florio.

Questi i punti più importanti della bozza di contratto discussi nei locali della Camera di Commercio, in una riunione tra i gestori dello scalo e i sindaci del trapanese, per il futuro dell’Airgest, società che amministra l’aeroporto e che potrebbe non essere più garantita a causa dell’abolizione delle province siciliane. Circa il 49% della società appartiene alla Provincia, mentre la Camera di Commercio è titolare del 2%, cosa che sino ad oggi ha garantito che la maggioranza delle azioni rimanga di dominio pubblico. Con l’imminente eliminazione della provincia prevista per il prossimo dicembre però, verrà meno l’azionista di maggioranza, motivo per cui il presidente dell’Airgest Salvatore Castiglione, chiede che si trovi il modo di reperire le risorse per finanziare quello che è uno dei principali motori dello sviluppo territoriale.

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