Tesè: “Noi vinciamo con il voto libero”

CASTELLAMMARE – Si è svolto ieri il primo comizio di quartiere della coalizione “Cambiamenti”, “Avanti veloce” e “il Megafono” a sostegno di Maria Tesè Sindaco di Castellammare del Golfo. Il primo quartiere che hanno scelto di visitare è quello delle “case nuove”. Maria e i ragazzi di Cambiamenti, a bordo di un camioncino, hanno incontrato gli abitanti del quartiere proprio in via della Repubblica. Dal palco improvvisato hanno parlato gli assessori designati Antonino Como e Giacomo Galante, il candidato per la lista “il Megafono” Giovanni Portuesi e il candidato Sindaco Maria Tesè.

“Il quartiere delle case nuove versa in uno stato di degrado e di abbandono” – racconta l’assessore designato Galante – “che necessita di interventi di messa in sicurezza urgenti, soprattutto in prossimità della via Fugardi.” Molti cittadini sono intervenuti per raccontare la loro storia e i loro disagi che hanno trovato subito risposta e l’appoggio del candidato alla poltrona di Sindaco Maria Tesè.

“La dignità al primo posto” ha urlato la signora Giusy dal camioncino, mamma e moglie di un precario della forestale.

“Intercettare i fondi europei per lo sviluppo del paese è possibile” questo il messaggio che Maria lancia ai suoi cittadini.

“Il nostro sogno è quello di realizzare tutti i punti del nostro programma. Ci vorrà tempo certo, ma occorre l’aiuto di tutti, venite a trovarci in sede, portateci le vostre idee, lavoriamo insieme.” – continua Maria – “Noi non facciamo promesse che non possiamo mantenere, noi non paghiamo le bollette per il voto, noi vinciamo con il voto libero, non con il voto di scambio.

Ad intervenire sono stati cittadini giovani e meno giovani ma tutte donne. Particolare che Maria Tesè ha commentato così: “Il coraggio e il cambiamento è soprattutto donna.”

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Emanuel Butticè
Emanuel Butticè. Castellammarese classe 1991, giornalista pubblicista. Laureato in Scienze della Comunicazione per i Media e le Istituzioni all’Università degli Studi di Palermo con una tesi sul rapporto tra “mafia e Chiesa”. Ama viaggiare ma resta aggrappato alla Sicilia con le unghie e con i denti perché convinto che sia più coraggioso restare.