Sentiti i primi testimoni nel processo per l’omicidio del castellammarese Giuseppe Bongiorno

CASTELLAMMARE DEL GOLFO. Continua il processo a carico di Valentin Florian Bukur, il ventitreenne di nazionalità romena accusato insieme a un minorenne, dell’omicidio di Giuseppe Bongiorno, pensionato castellammarese ucciso lo scorso anno nella sua abitazione.

I fatti risalgono al 20 febbraio 2012. La vittima venne trovata senza vita il giorno seguente, legata a terra vicino al letto, senza vestiti e con una sciarpa e un cavo elettrico intorno al collo.

Nei giorni scorsi sono stati ascoltati i primi testimoni. Il direttore del laboratorio di genetica forense della Polizia scientifica di Palermo, Nicolò Polizzi, ha riferito che sono state rinvenute all’interno dell’abitazione di Bongiorno, impronte e sostanze ematiche riconducibili all’imputato. Pare infatti che sul luogo del delitto, sia stato ritrovato un fazzoletto di carta intriso di liquido seminale riconducibile proprio al ragazzo. Nel corso dell’udienza è stato sentito Giuseppe Lamia, sovrintendente della Polizia di Stato, che fu uno dei primi ad intervenire sul posto.

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