I tabaccai protestano contro le sigarette elettroniche: “che siano vietate nei locali pubblici”

TRAPANI. Il Presidente provinciale della Federazione Italiana Tabaccai, Vito Clemente, lancia una richiesta al sindaco di Trapani, Vito Damiano, circa la vendita che si è estesa a macchia d’olio su tutto il territorio, con la nascita di diversi esercizi commerciali specializzati nella distribuzione esclusiva del prodotto. “L’inadeguata regolamentazione della vendita e dell’utilizzo delle sigarette elettroniche, unito alle innumerevoli rapine, ai furti e al contrabbando di sigarette, stanno mettendo in difficoltà i rivenditori di tabacchi”.

Clemente chiede infatti che che ne venga almeno vietato l’utilizzo nei locali pubblici.

“Alcuni sindaci – ha spiegato – hanno già emanato ordinanze che vietano il fumo delle sigarette elettroniche nei locali pubblici. Auspichiamo che la questione venga affrontata anche dalle amministrazioni comunali del territorio a partire da quella del capoluogo”.

Per quanto riguarda invece il contrabbando e le continue rapine che i tabaccai subiscono sempre più di frequente, Il presidente del FIT ha rivolto un appello alle istituzioni e alle autorità competenti, rimarcando la mancanza tangibile di tutela, che per carenza di personale o di mezzi, le forze dell’ordine non riescono a garantire.

“La merce illegale – ha infine aggiunto – arriva soprattutto da Tunisi e sbarca nel porto di Trapani così come in quello di Mazara. Ci risulta, inoltre, che anche su diversi autobus provenienti dalla Romania vengono trasportate stecche di sigarette di contrabbando e pacchetti di sigarette di contrabbando vengono venduti anche all’interno di uffici della pubblica amministrazione”.

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