Megaservice: la delicata questione comincia a diventare insostenibile

TRAPANI. Continua la protesta degli ormai ex lavoratori della Megaservice, che duramente provati per la mancanza di interesse da parte delle istituzioni, continuano ad occupare il tetto di Palazzo Riccio di Morana, sede della Presidenza della Provincia Regionale di Trapani. Quello che chiedono, sono risposte concrete, in merito al mancato pagamento delle sette mensilità arretrate e a delle prospettive occupazionali. Ad ogni modo, hanno esternato la loro gratitudine al movimento politico di SEL, che ha indetto una conferenza stampa sul tema, augurandosi che tale iniziativa possa scuotere le coscienze dell’opinione pubblica e dei rappresentanti politici del territorio siciliano sinora assenti.

Uno di loro, in preda alla disperazione, ha persino minacciato di gettarsi nel vuoto durante la loro occupazione, scavalcando il parapetto. Sono quindi seguiti momenti di comprensibile panico da tali affermazioni, che hanno richiesto l’intervento dei vigili del fuoco. L’allarme è fortunatamente rientrato poco dopo, grazie alla vicinanza dei colleghi, che lo hanno convinto a rinunciare.

A proposito della delicata vicenda, il sindaco della Città di Castelvetrano Felice Errante, si è sentito in dovere di scrivere un appello al Governatore Rosario Crocetta:

“La presente per ulteriormente portare alla vostra conoscenza la drammatica situazione che stanno vivendo i lavoratori della società partecipata dalla Provincia Regionale di Trapani Megaservice,  che da oltre sette mesi non percepiscono gli emolumenti dovuti e che, a causa della situazione di altissima incertezza che ne potrebbe pregiudicare la futura occupazione, da qualche giorno hanno avviato una protesta inerpicandosi sul tetto di Palazzo Riccio di Morana, sede della Provincia, per rivendicare il legittimo diritto al pagamento degli stipendi ed avere garanzie occupazionali dopo che la società è stata posta in liquidazione il 19 febbraio scorso dal Consiglio provinciale. Da Sindaco non posso che manifestare la mia preoccupazione poiché dei 71 lavoratori, oltre un terzo sono miei concittadini che dopo aver perso il precedente lavoro, avevano trovato, all’interno della società in questione, una dignitosa occupazione che garantiva il loro sostentamento e quello dei propri familiari. Per salvaguardare la vita di questi lavoratori che hanno minacciato anche gesti inconsulti, e per scongiurare l’allarme sociale che deriverebbe dall’ulteriore perdita di posti di lavoro, questa Amministrazione sollecita la convocazione del tavolo tecnico presso la Presidenza della Regione, che possa contribuire ad individuare una soluzione utile a salvaguardare i livelli occupazionali”.

Intanto pare che sia stato nuovamente indetto un tavolo tecnico per il prossimo lunedì, col fine di trovare una adeguata prospettiva di impiego per tutti e 71 dipendenti rimasti senza lavoro.

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