Arrestato romeno: sarebbe l’autore dei tre recenti episodi di violenza ad Alcamo

ALCAMO – I Carabinieri di Alcamo, coordinati dal Capitano Savino Capodivento, hanno arrestato il responsabile delle  aggressioni avvenute nell’ultimo mese per le vie della città. Le modalità di azione del responsabile di tali violenze hanno coinvolto ragazze tra i diciassette e i venticinque anni, avvicinate in piena notte, durante il fine settimana mentre le stesse stavano per rientrare a casa a piedi.

Tre episodi che hanno coinvolto cinque ragazze le quali hanno indicato tutte un uomo di nazionalità rumena, di circa ventiquattro anni che, apparentemente senza motivazione, le avvicinava e poi colpiva in maniera violenta. Le descrizioni fatte dalle vittime, e in particolare l’acquisizione di alcuni video di telecamere di sorveglianza, hanno mostrato l’aggressore in azione, dopo aver controllato che le ragazze fossero sole. In ogni occasione l’aggressore non ha proferito parola spingendo i Carabinieri a limitare ancora di più la cerchia di investigazione facendo dedurre che si trattasse di un extracomunitario.

Le indagini hanno ricevuto una grande spinta grazie al coraggio di una delle vittime che, avendo visto un uomo che assomigliava molto al suo aggressore, ha segnalato l’individuo alle forze dell’ordine, le quali, dopo aver acquisito maggiori informazioni, lo hanno tratto in arresto. Il suo nome è Marusac Aurel, nato in Romania il 28.08.1989 il quale alloggiava in un’abitazione del centro storico di Alcamo. Dalle perquisizioni sono stati recuperati degli indumenti verosimilmente utilizzati in almeno una delle aggressioni, oltre che ad alcuni dvd a luci rosse. L’uomo è stato poi condotto al carcere di Trapani e sottoposto a regime di isolamento. La Procura della Repubblica di Trapani ha avanzato al G.I.P. richiesta di convalida del fermo del MARUSAC e di applicazione a carico del medesimo della misura della custodia cautelare in carcere. Il G.I.P.  Lucia Fontana, ha convalidato il fermo e ha disposto nei confronti dell’indagato la misura cautelare degli arresti domiciliari presso l’abitazione della sorella.

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