Il Comune si dichiara parte civile ad un processo ma non si depositano atti: Calvaruso non ci sta

ALCAMO – Aria di tensione ieri sera durante il consiglio comunale. Il Consigliere Calvaruso prima che si passasse agli ordini del giorno era uscito dall’aula.

Dopo la discussione di alcune interrogazioni è stata letta dal Sindaco una lettera scritta dallo stesso Calvaruso nella quale spiegava la sua decisione di abbandonare l’aula. Stando a quanto scritto, Calvaruso, in data 27.03.13, avrebbe annunciato al Sindaco di voler occupare l’aula a causa di una situazione che si stava verificando in comune. Data la mancanza di spiegazioni dell’intera vicenda da parte del Sindaco al resto dei Consiglieri comunali, Calvaruso avrebbe così deciso di lasciare l’aula.

Immediate le risposte da parte dei consiglieri che chiedevano spiegazioni su tale questione, chiedendo anche che a spiegare fosse lo stesso Calvaruso, da qui l’impegno da parte del Presidente Scibilia di organizzare una conferenza dei Capigruppo per dare delle risposte, considerando che quella non era la sede più opportuna.

A seguito del rientro in Aula di Calvaruso, il Sindaco ha iniziato a dare delle spiegazioni immediatamente interrotte dalla richiesta di Caldarella di non fare nomi e che se dovevano essere fatti era necessario fare una seduta a porte chiuse. Alla fine, senza aver fatto nessun nome, sebbene gli atti siano pubblici, è arrivata la spiegazione.

In sostanza, è in corso un procedimento penale per un presunto abusivismo edilizio. In tale processo il Comune di Alcamo si è dichiarato parte civile e per apportare degli atti a sostegno di tale costituzione era necessaria la consegna di una perizia nella quale fosse evidente la non edificabilità su quei terreni. A causa di una motivazione non definita, tale perizia non è stata consegnata in Tribunale, comportando così, come affermato da Calvaruso, un danno per il Comune. Il consigliere avrebbe allora espresso la sua volontà di occupare l’aula, intenzione bloccata dal Sindaco che avrebbe promesso di occuparsene in prima persona per riuscire a capire dove sia stato il problema e se c’erano delle responsabilità in questo. La risposta degli uffici di competenza è arrivata ieri mattina in via riservata al Sindaco, che sta ora vagliando tale risposta anche con l’aiuto di professionisti del settore.

La risposta poi fornita da Calvaruso ha soltanto aggiunto alcuni dettagli all’intera vicenda, chiedendo come mai l’Avv. Giovanna Mistretta, che la mattina del 27 marzo si trovava in Tribunale, non si era presentata all’udienza sebbene la perizia le fosse stata consegnata dall’ufficio il giorno prima.

A seguito di tale affermazione la richiesta di parlarne in un’altra sede o di discuterne a porte chiuse è provenuta da diversi consiglieri.

Sarebbe a questo punto auspicabile una maggiore chiarezza sull’intera vicenda, considerando anche l’accanimento con il quale è stato richiesto un confronto a porte chiuse e la possibilità di non fare nomi.

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Eva Calvaruso
Eva Calvaruso, classe 1984, vive ad Alcamo, spirito da ventenne e laurea in Economia. Animo hippie e fan sfegatata di Guccini. Curiosità, passione e una continua ricerca della verità l’hanno spinta a diventare una giornalista.