Marcia per la pace a Calatafimi

CALATAFIMI-SEGESTA. Azione Cattolica e Scout dell’Agesci Domenica 3 Febbraio a Calatafimi- Segesta per la marcia della pace, con inizio alle 9.30.
«Beati gli operatori di pace» è il filo conduttore dell’edizione 2013 promossa dall’Azione cattolica diocesana di Trapani in collaborazione con l’Agesci e l’F.S.E. L’iniziativa coinvolgerà circa seicento persone, il tema è il messaggio di papa Benedetto XVI per la 46a Giornata Mondiale della Pace: «Beati gli operatori di pace».
Precede la marcia un momento di preghiera e dopo si snoderà per le vie principali del paese fino a raggiungere la Chiesa Madre San Silvestro Papa, dove alle 11,30, l’Arcivescovo Mons. Alessandro Plotti celebrerà la S.Messa.
Durante il percorso è prevista “la marcia silenziosa”, cioè un momento di silenzio e di preghiera per tutte le vittime dei conflitti dimenticati ed ancora in atto. Diversi anche i segni e le iniziative di solidarietà che ogni anno l’ACR (l’Azione cattolica ragazzi) promuove per il mese della pace. Un gadget semplice che permette di illuminare le pagine di un libro è la scelta per finanziare il progetto di pace. La vendita dei gadget permetterà al gruppo di Alessandria d’Egitto di realizzare “Art & Life” per tre anni consecutivi e diventare sul territorio un vero punto di riferimento per tutti quei bambini che a causa della povertà e della miseria non vedono riconosciuto il loro diritti a sentirsi amati. A conclusione della celebrazione eucaristica, infine, è prevista la collocazione di un albero di ulivo come segno di pace e impegno preso da parte dei ragazzi partecipanti.
“La pace comincia sempre dal basso, dalle relazioni con chi ci è più vicino, dalle scelte che compiamo quando andiamo a fare la spesa o dalla disponibilità ad ascoltare le storie di chi crediamo lontano, ma poi finiamo per trovare all’angolo della strada. Essere uomini e donne di pace, prima ancora che il mondo – sottolinea Gandolfo, il presidente diocesano dell’azione cattolica di Trapani- cambia la vita delle nostre città rendendole davvero casa di tutti”.

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