Solidarietà per il 6° anniversario dell’omicidio di Antonino Via

In occasione del sesto anniversario della tragica scomparsa del carissimo Nino, a nome mio personale e dell’intero Consiglio della Provincia Regionale di Trapani, rinnovo i sensi del più sincero e sentito cordoglio. In questi giorni un sentimento di profondo dolore torna a pervadere il cuore e l’anima di tutti i trapanesi per l’ignobile quanto gravissimo atto di ingiustificabile violenza che ha così crudelmente spezzato la vita di un giovane eroe contemporaneo. Per questo avverto altresì l’esigenza di ribadirvi tutto il possibile calore umano, il più grande affetto e la piena incondizionata solidarietà, anche istituzionale, perché il vostro amato figlio e congiunto ha pagato il più alto dei tributi per un gesto esemplare compiuto a difesa dei più importanti valori di una società realmente civile.
E’ con queste parole, contenute nel telegramma indirizzato ai genitori e agli altri familiari del giovane trapanese crudelmente ucciso, il 5 gennaio del 2007, nel corso di una rapina, nei pressi del negozio dove lavorava, che il Presidente Peppe Poma, a nome personale e di tutti i componenti del Consiglio Provinciale, ha voluto ricordare che dopodomani cadrà il 6° anniversario di quel tragico episodio che costò la vita ad Antonino Via ma le cui modalità hanno indotto il Presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, a riconoscere l’atto di eroismo e ad attribuire al giovane ucciso, nove mesi dopo l’accaduto, nell’ottobre 2007, la medaglia d’oro al valor civile.
Il Consiglio Provinciale di Trapani, da parte sua, tramite l’unanime approvazione di un apposito atto di indirizzo, ha fatto sì che la prima borsa di studio intitolata a Giuseppe Montalto (l’agente di polizia penitenziaria trapanese assassinato il 23 dicembre del 1995), istituita dalla Provincia Regionale, venisse assegnata a Valentina Via, sorella di Nino, nella convinzione – sottolinea Peppe Poma – che l’iniziativa della Provincia, così come il Concorso Letterario a lui intestato, possano contribuire a fare in modo che l’eroico gesto di Nino Via, ucciso per essere intervenuto a difesa di un collega, non sia stato un sacrificio vano e non finisca nel dimenticatoio.

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