Intervista all’assessore al turismo del Comune di Castellammare – Maria Miceli

Castellammare del Golfo – Dopo la brusca frenata subita dal Progetto “Albergo diffuso” nell’ultimo consiglio comunale, l’assessore al turismo Maria Miceli, interviene per fare  il punto della situazione e per chiedere al consiglio comunale maggiore collaborazione per il bene del paese:

Assessore, durante l’ultimo consiglio comunale, i consiglieri, all’unanimità, hanno fatto ritirare il regolamento sull’Albergo diffuso. Ci può spiegare in cosa consisteva?

Ci tengo a precisare intanto che,il ritiro del regolamento non è  imposto dal consiglio, ma tale decisione è stata presa di comune accordo fra me ed il Sindaco al fine di voler dare una ulteriore possibilità al progetto di essere nuovamente discusso e ripresentato.

Mi dispiace dire che dalle problematiche sollevate dai consiglieri , per altro solo ed esclusivamente in corso della seduta di consiglio e mai esplicitamente evidenziate nei  diversi colloqui e incontri  avuti con i consiglieri e con la partecipazione dei tecnici e rappresentanti dei diversi settori,  sembra non essere del tutto chiaro il concetto di Albergo Diffuso poiché si sollevano delle questioni che rimangono più sul generico piuttosto che entrare nei particolari e discutere la validità o no dei vari articoli.

L’albergo diffuso si può definire come un albergo orizzontale, situato in un piccolo paese, con camere e servizi dislocati in edifici diversi, seppure vicini tra di loro.

L’idea di Albergo Diffuso parte dal recupero del nostro patrimonio immobiliare (quindi ciò significa che non dobbiamo né costruire né inventarci nulla ma ripristinare semplicemente ciò che abbiamo e migliorarlo) e mira quindi al miglioramento architettonico del centro storico del nostro paese. Si può ben comprendere che da una parte si ha una rivalutazione di molti di quegli edifici fatiscenti che sono visibili nel centro storico e che agli occhi del turista appaiono decisamente non curati e abbandonati, ma ciò che è importante è la possibilità che hanno i nostri cittadini di realizzare qualcosa che possa favorire lo sviluppo economico personale e del paese. Questo è un progetto già esistente in varie parti di Italia ed anche in alcune cittadine siciliane che vorrebbero, in base alla loro esperienza, proporre il regolamento al parlamento regionale e farlo diventare così legge.

Inoltre con L’albergo diffuso si svilupperebbe maggiormente l’economia del paese poiché si da la possibilità di dare vita a convenzioni fra i titolari della struttura e i gestori di Bar, Ristoranti, Trattorie già esistenti. Non vedo come può la realizzazione di questo progetto costituire un pericolo per le realtà turistiche esistenti laddove un rappresentante degli albergatori stessi, ha palesemente dichiarato che  la diversificazione del prodotto turistico favorisce  lo sviluppo del nostro paese e diversifica la richiesta turistica.

Secondo lei, dietro la decisione del consiglio di ostacolare il progetto, c’è una motivazione di merito o è solo frutto di di un gioco politico contro l’amministrazione Bresciani?

Io sono convinta che dietro a tutto ciò sia una precisa volontà da parte dei consiglieri di inviare l’ennesimo messaggio  al  Sindaco e alla sua  Amministrazione.

Ciò mi dispiace molto poiché Io sono rimasta sempre al di sopra degli asti che hanno accompagnato l’intera legislatura e mi sono sempre mostrata disponibile alla realizzazione e discussione di idee che prima di tutto aprono uno spiraglio al futuro del nostro paese e dei nostri giovani.

Considerate le critiche che ha ricevuto sul fatto che il progetto non è stato ben costruito ed è stato definito come non rispondente ai criteri dell’ “albergo diffuso”, le chiedo, era stata fatta un’indagine prima e uno studio approfondito sulla tematica che ha portato alla decisione di presentare tale regolamento chiamandolo così?

Certamente, come già abbondantemente discusso in sede di riunione tecnica con i rappresentati di partito, con i tecnici che avevano dato vita a questo progetto e con un rappresentante  degli albergatori, il progetto è stato realizzato riprendendo gli 11 articoli contenuti  nei  regolamenti che hanno dato vita ai primi alberghi diffusi nati in Sardegna, Friuli Venezia Giulia e poi adottati da Abruzzo, Basilicata, Lazio, Puglia e Toscana. Le uniche differenze sono dovute alla volontà delle Regioni di rimanere vicine ai parametri urbani esistenti al fine di recuperare e non di sconvolgere il patrimonio architettonico cittadino.

Di fatto il regolamento non ha convinto nessuno dei consiglieri. Secondo lei, anche in funzione di quanto espresso in consigli, quali sono i punti da rivedere?

Io personalmente le confesso che sarà mia premura capire da ognuno di loro con precisione quali degli articoli vengono contestati poiché in sede di consiglio si è parlato di rivedere la proposta, così come già era stato fatto con l’incontro tecnico avutosi il giorno precedente, ma non di quali punti bisogna rivedere, si parla di punti oscuri e di incongruenze, ma nessuno propone modifiche concrete, fra l’altro le commissioni hanno dato parere negato al regolamento senza specificare quali siano le motivazioni. Nella genericità degli interventi avuti si desume sempre di più che non è chiaro il concetto di Albergo Diffuso.

In che modo l’assessorato intende risolvere la questione riguardante i servizi e le altre infrastrutture che devono orbitare attorno al progetto?

E’ chiaro che la faccenda dei servizi non costituisce alcuna problematica poiché la finalità del progetto è anzi quello di creare una rete tra gli esercizi commerciali esistenti e chi eventualmente vorrà realizzare un albergo diffuso.

Che beneficio trarrebbe il paese di Castellammare del Golfo con l’approvazione del progetto?

Si arriverebbe alla realizzazione di una struttura ricettiva con peculiarità diverse da quelle già esistenti e conosciute come alberghi, b&b, casevacanze e questo favorirebbe lo sviluppo del turismo arrivando verso quelle tipologie di mercato diverso da quello che attualmente riesce a soddisfare il nostro paese.

Pensa che la cittadinanza reagirebbe bene ad un progetto del genere, o i cittadini si aspettano altro dall’amministrazione?

Questo fa parte di uno dei tanti progetti proposti dall’amministrazione la cui finalità è stata sempre quella di dare gli attrezzi per un futuro rivolto al turismo, poi spetterà al singolo cittadino la capacità di rispondere positivamente ai progetti.

Pensa di riuscire a fare approvare il progetto  entro la fine della legislatura?

L’amministrazione ha già dato un termine di scadenza alle commissioni che dovranno presentare al più presto le modifiche al regolamento;  qualora queste modifiche (come penso) non verranno proposte verrà ripresentato il Regolamento al consiglio comunale il quale si esprimerà con il voto.

Che cosa si aspetta dal consiglio comunale nell’immediato futuro?

Spero una valida collaborazione per il bene ed il futuro del paese.

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