I renziani commentano le primarie: “Una competizione vera ed entusiasmante”

ALCAMO- Dopo la competizione elettorale, che ha visto nelle scorse due settimane il popolo del centro sinistra impegnato nella scelta del prossimo candidato Premier, i comitati alcamesi che hanno sostenuto Matteo Renzi si dicono pienamente soddisfatti del risultato ottenuto in città, nonostante la corsa verso il traguardo abbia assegnato il primo posto a Pier Luigi Bersani.

Nel comunicato i renziani si esprimono con queste parole: “A quasi ventiquattro ore dal ballottaggio, fare un’analisi del voto di ieri sera è doverosa e certamente più serena. Rispetto al primo turno ad Alcamo si è avuto un calo di affluenza pari a circa 800 presenze: si è, infatti, passati da 3675 a 2871 ed una ripartizione di voti a favore del Segretario Bersani di 1695 pari al 59%, mentre i voti a favore di Renzi sono stati 1174 pari al 41%. Il Segretario nazionale del PD mantiene in termini percentuali i voti che aveva conquistato al primo turno, ma cala in termini numerici (2061 – 1695) mentre il sindaco di Firenze sale di un centinaio di voti (1060 – 1174).
E’ stata una competizione vera ed entusiasmante, non sono mancati momenti di tensione anche alla luce della serietà e dell’importanza del voto che si stava esprimendo.
Alcamo ha espresso il suo verdetto in linea con i risultati nazionali che vede primeggiare le scelte politiche del Segretario nazionale, pur non dimenticando la ventennale esperienza del Senatore Papania che, con grande senso della competizione e del fair play, ha messo in campo se stesso e la sua segreteria per confermare la leadership sul territorio.
Alla luce delle forze messe in campo dal partito democratico i renziani hanno ottenuto, grazie agli alcamesi, un risultato oltre qualsiasi più rosea aspettativa, in un territorio certamente non favorevole all’affermazione del rinnovamento auspicato nella campagna elettorale.
I comitati si augurano, anche alla luce della forte affermazione, che la segreteria locale del partito voglia prendere atto di un desiderio di cambiamento palesatosi dalle urne
“.

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