Sequestrati i beni ad un imprenditore trapanese vicino a Messina Denaro

TRAPANI. Il tribunale di Trapani ha disposto il sequestro anticipato di beni, per un valore di 25 milioni di euro, nei confronti di Vito Tarantolo, imprenditore di 66 anni considerato vicino al latitante Matteo Messina Denaro. Le indagini si susseguono da anni e l’imprenditore sembra coinvolto in più di una. Sembra abbia collegamenti con la criminalità dalla fine degli anni 80 e nuovi elementi sarebbero emersi a partire dal 2005.

Nel 2007 la cattura di Salvatore e Sandro Lo Piccolo permise di trovare alcuni pizzini scritti da Messina Denaro con indicazioni sul ruolo di Tarantolo in molti appalti. L’uomo viene citato, inoltre, da numerosi collaboratori di giustizia.Tarantolo ha patteggiato una pena nel 2004 e gli investigatori hanno più volte evidenziato la contiguità con il vertice mafioso trapanes.

Sono stati sequestrati 82 immobili, numerose autovetture e mezzi da lavoro, nonchè società e quote.

CONDIVIDI
Commenti Facebook
Articolo precedenteRostagno: colpo di scena e udienza sospesa
Articolo successivoL’erogazione idrica torna regolare a Trapani