Comiso ovvero un sogno fatto in Italia

I fatti  che interessano l’ aeroporto di Comiso, sono un  piccolo ma chiarissimo esempio  di come il sistema politico nazionale non sembra avere  un reale interesse nel sostenere lo sviluppo economico  della Sicilia e piu’ in generale lo sviluppo economico  del Sud-Italia.

La vicenda in sintesi è la seguente:  nei pressi della cittadina  ragusana  sorgeva un aeroporto militare, il quale aveva una grande  importanza strategica durante la guerra fredda,  ma grazie ai fondi stanziati soprattutto  dall’ Unione Europea ( 20 milioni ), esso fu’ trasformato, qualche anno fa’,  in uno scalo civile. Le attività aeroportuali  avrebbero facilitato ed ampliato la commercializzazione dei prodotti agricoli del  sud- est della Sicilia ( una delle zone “ più produttive “ del meridione) ed era facile prevedere una crescita esponenziale del turismo, insomma ci  si sarebbe trovati davanti  non solo ad una  storia felice ma ad una vicenda da assurgere a modello: : L’ UE  rende disponibili dei fondi, i fondi vengono richiesti, i fondi vengono  spesi e vengono spesi bene, l’ economia locale può contare su un formidabile volano.

In realtà questo è quello che sarebbe dovuto accadere ma non è accaduto,  infatti l’ aeroporto viene  inaugurato  ma le autorizzazioni che avrebbero permesso l’ inizio delle attività non arrivano;  passano  gli anni ed il ministero dei trasporti, quello dell’ economia , l’ enac e l’ enav  di fatto si rimpallano la responsabilità, con il risultato che  l’ aeroporto rimane chiuso. La vicenda si trascina fino a qualche settimana  fa’, quando  il quotidiano torinese ”La Stampa” pubblica la notizia che sembra essere il degno finale di questa  farsa: la commissione europea  chiede giustamente  la restituzione delle cifre erogate. Come si suole dire in questi casi: ogni  commento sembra superfluo.  La vicenda comunque fa sorgere delle domande: se l’ UE conferma la richiesta di restituzione ,  dove si recuperano 20 milioni di euro? Non sarebbe più conveniente per tutti che l‘ aeroporto funzionasse?

Autore: Franz Libero Bonomo

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