L’Arpa siciliana monitorerà l’alga tossica

PALERMO – Nel corso del tavolo tecnico regionale delle Acque, è stato deciso che “Saranno effettuati monitoraggi quotidiani da parte dell’Arpa Sicilia, cosi’ da permettere la pubblicazione di un bollettino giornaliero delle rilevazioni in mare e degli eventuali superamenti della soglia limite di concentrazione. Una cabina di regia, individuata con un decreto interassessoriale che sara’ emanato entro la prossima settimana dagli assessori Alessandro Arico’ e Massimo Russo, predisporra’ il piano di sorveglianza e di comunicazione da mettere in atto nelle localita’ in cui viene superato il range, piano che riguardera’ controlli, eventuali divieti di balneazione, e rimozione di depositi di alghe del genere Posidonia, cui puo’ depositarsi la microalga marina “Ostreopsis ovata”, fino a presidi di volontari e attivita’ di informazione.

A questa riunione hanno preso parte l’assessore regionale all’Ambiente Alessandro Arico’, il dirigente generale del dipartimento regionale Ambiente, Giovanni Arnone, Salvo Cocina, commissario straordinario dell’Agenzia regionale protezione ambiente, Mario Palermo, dirigente medico del servizio Igiene pubblica dell’assessorato regionale alla Salute, Salvatore Anza’ dirigente del servizio pianificazione e governance acqua e rifiuti, i rappresentati dei comuni della costa palermitana, quelli di Trapani e di Aci Castello, della provincia regionale di Palermo e delle associazioni ambientaliste e di volontariato.

Poiche’ la presenza di valori piu’ alti della norma – ha detto Arico’ – di questa microalga tossica, non e’ uniforme su tutti i tratti di costa, e in alcuni casi superato il limite in delle zone non si sono registrati casi di malessere, potrebbe esserci una causalita’ con inquinanti o reagenti che determinano un abnorme presenza di fioriture algali. Per questo – ha aggiunto Arico’ – faremo ogni sforzo per aumentare i controlli degli scarichi abusivi a mare, e su questo chiedo un aiuto anche da parte degli amministratori locali e delle capitanerie di Porto”.

Nel corso della riunione il servizio Igiene pubblica dell’assessorato alla Salute ha ribadito come finora i malesseri alle vie respiratorie siano causati solo tramite ingestione o inalazione e non tramite contatto, e che quindi i soggetti piu’ sensibili sono coloro che sono affetti da disturbi di tipo respiratorio. In ogni caso di norma tali malesseri si risolvono soggiornando in locali dotati di aria condizionata.

“Non c’e’ in atto comunque nessun allarme – ha concluso Arico’ – e stiano quindi tranquilli cittadini, operatori economici e turisti che possono frequentare tutte le spiagge dell’isola. In ogni caso il superamento della soglia e’ solo un range che indica che quell’area marina deve essere sottoposta a monitoraggio, e non che necessariamente deve essere sottoposta al divieto di balneazione”.

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