Beppe Grillo a Palermo

Palermo, Piazza Croci gremita per il comizio del Movimento 5 Stelle che presentava il suo candidato sindaco Riccardo Nuti e i consiglieri per le prossime elezioni amministrative.
Sul palco, tra i vari ospiti, l’attore Claudio Gioè (cha ha letto “Guai a voi che dell’acqua fate mercato”, di Dario Fo) e i cantanti Francesco Baccini e Ivan Segreto.
Interviene anche il più giovane consigliere del Movimento, Mattia Calise, studente universitario, che fa parte del consiglio comunale di Milano, che
racconta la sua prima esperienza, e la rinuncia ai primi privilegi che ha ricevuto, per dare l’esempio agli altri partiti.
Ma l’ospite più atteso nel capoluogo siciliano è Beppe Grillo, che con la sua solita energia e carica rivoluzionaria infiamma il “suo” popolo.
Il comico genovese inizia subito facendosi forza sul numero sempre crescente di consensi ottenuti dal Movimento, che si presenta alle elezioni come terza forza politica, e si difende dalle varie accuse ricevute, in particolare da D’Alema (che lo ha definito recentemente un mix tra Bossi e il Gabibbo), e da tutti quelli che lo accusano di qualunquismo, demagogia e populismo.
Poi, passa all’attacco del sistema, senza risparmiare nessuno: da Monti (definito “rigor Montis”) a Casini, la Lega, la Fornero (“Frignero”), Vendola.
Tra rabbia e comicità, scherza sui giovani candidati nella sua lista civica, dicendo che “trovare incensurati a Palermo è stato un lavoro faticoso.”
Non mancano i “vaffanculo” urlati in coro dalla gente, quando Grillo propone un sondaggio ad alzata di mano per scegliere chi votare tra PD e PDL.
Infine intervengono il candidato sindaco e i consiglieri, esponendo proposte concrete e idee per il futuro della città.
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