Franco Orlando: “Al servizio dei cittadini 365 giorni all’anno”

ALCAMO – Intervista al candidato a Sindaco per il partito Noi Sud, Franco Orlando.

1) La sua campagna elettorale è caratterizzata dallo slogan “il sindaco del popolo”, che riscontri ha trovato tra la gente?

Positivo. Sono stato sempre un politico accanto alla gente. Anche chi mi ha detto di essere impegnato con altri candidati ha espresso parole di incoraggiamento e stima sulla mia persona ed il lavoro che sto realizzando.

2) In questi ultime settimane di campagna elettorale sembra che i suoi consensi sono in crescita. Può confermarlo?

Sì, lo noto anche io. Molte persone mi fermano per strada per dirmi che mi sostengono. Credo che la verità e il coraggio con cui sto conducendo questa campagna elettorale mi sta portando maggiori consensi.

3) In una ipotesi di ballottaggio farebbe delle alleanze?

Sì, cercherò delle alleanze confrontandomi con il mio gruppo politico. Le scelte verranno fatte insieme a tutti coloro che mi stanno sostenendo in questa campagna elettorale. Il mio modo di fare politica è stato da sempre partecipato dalla gente.

4) Quali sono i punti più importanti del suo programma elettorale?

Principalmente il lavoro. Bisogna iniziare a fare immediatamente un patto di sviluppo coinvolgendo gli imprenditori, agricoltori, artigiani, commercianti, sindacati e giovani. Snelliremo la burocrazia ed agevoleremo le attività produttive. Inoltre, cercherò attraverso le normative vigenti le varianti per gli insediamenti produttivi che possano garantire un’attrazione per gli imprenditori locali. Non sopporto che gli imprenditori non trovino le condizioni locali per lo sviluppo delle proprie imprese.

Un altro punto fondamentale è quello della rivisitazione del PRG, dato che i vincoli sono scaduti dal 2006.

Per quanto riguarda l’agricoltura cercherò di accorciare la filiera dei prodotti locali e consorziare gli agricoltori per ciò che concerne la possibilità di ottenere finanziamenti dai bandi europei. Il comune dovrà impegnarsi per la commercializzazione dei vini o del melone “purceddu”, interagendo con il Ministero dell’Agricoltura per la realizzazione di un marchio IGP. Tutto questo verrà accompagnato dalla realizzazione di un grande mercato ortofrutticolo, chiamato “del Golfo”, in cui la città di Alcamo sarà protagonista.

Infine, realizzerò un’area multifunzionale (ad esempio il parco suburbano) facendolo divenire un centro per la sicilia occidentale per quanto riguarda fiere, mostre e spettacoli viaggianti.

5) Altra tegola che dovrà affrontare il futuro sindaco è quella dei precari. Quali sono le sue idee a riguardo?

I precari per me non hanno colore politico. Da 20 anni le loro speranze vengono vanificate da parole e non da fatti. Aver sforato il patto di stabilità ci mette tantissime restrizioni. Da sindaco mi impegnerò ad intraprendere delle strade sia a livello regionale che nazionale per mettere fine a questo calvario di tanti lavoratori.

6) Per quanto riguarda i problemi finanziari che il comune potrebbe ritrovarsi?

Inutile nasconderci. Bisogna lavorare per il contenimento della spesa pubblica partendo dalle istituzioni. Il sindaco Orlando da subito si dimezzerà l’indennità del 50% e a seguire anche gli assessori. Successivamente azzereremo tutte le consulenze esterne. Ad esempio, un sindaco del comune del nord è stato condannato dalla corte dei conti per aver assunto un ingegnere esterno, avendo una figura identica all’interno del comune. Ad Alcamo non mi spiego perchè avendo diversi ingegneri ed architetti al comune si spendono migliaia di euro dal 2004 per mantenere figure del genere.

Per quanto riguarda il fronte degli sprechi, istituiremo un parco macchina con la valutazione di spesa dei carburanti e ridurremo al massimo gli affidamenti esterni, toglieremo la municipalizzata dell’Aipa (attualmente ci costa circa 460.000 € annui). Inoltre, per quanto riguarda lo stadio L.Catella, il comune di Alcamo spende 150.000 euro annui per darlo in gestione alla squadra dell’Alcamo, a fronte di 100.000 spesi per gestirlo all’interno del comune.

7) Lei è molto vicino al problema dell’ospedale. Come pensa di intervenire?

I cittadini alcamesi devono sapere che il Sindaco Scala ha firmato il piano sanitario provinciale. Poteva benissimo astenersi, ricordo che il parere era obbligatorio, ma non vincolato. Da allora è iniziata l’opera di smantellamento dell’ospedale. Dopo le amministrative l’ospedale sarà un PTE (una specie di guardia medica). Qualora dovessi diventare sindaco andrò con la fascia da sindaco ad occupare l’assessorato regionale alla sanità per modificare il decreto regionale e far rimanere il pronto soccorso.

8 ) Cosa vuole dire ai molti elettori indecisi?

Credo che sia arrivato il momento di fare scelte coraggiose. I cittadini hanno bisogno di acquistare fiducia dalla politica. E’ il momento di dare un voto libero senza promesse di posti di lavoro. Per tale motivo il 6 e 7 maggio votate un sindaco che ama la propria città e che si metterà al servizio dei cittadini 365 giorni all’anno.

9) La prima cosa bella che farà qualora fosse sindaco nei primi giorni di attività amministrativa?

In una settimana farò riaprire i bagni pubblici. Anche gli anziani hanno bisogno di rispetto. Successivamente concentrerò la mia azione per riorganizzare tutta la macchina burocratica, non trascurando le persone più bisognose. Incontrerò tutti i cittadini ascoltandoli tutti. Il comune non sarà più al servizio della politica, ma dei cittadini.

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Marcello Contento
Marcello Contento nasce a Palermo nel 1982, vive la sua vita tra la Sicilia e la Toscana. Giornalista, insegnante di economia aziendale e lettore incallito di Tex e Alan Ford.