Lettera degli operatori portuali di Marsala

MARSALA. Oggetto della lettera e della preoccupazione degli operatori portuali marsalesi è il progetto regionale di Messa in protezione del porto.
Secondo quanto emerge nella lettera, il progetto regionale non sarebbe pienamente funzionale e proporrebbe forti criticità in relazione all’efficienza ed alla sicurezza degli ingressi delle imbarcazioni nel bacino portuale.
Motivo della preoccupazione, in particolare, sono due aspetti progettuali della protezione del bacino che prevede: la realizzazione di un’opera di protezione dell’imboccatura portuale radicata sulla parte terminale dell’esistente diga foranea di sopraflutto; un ulteriore ampliamento delle banchine merci e dei piazzali operativi sul molo di levante rispetto a quanto previsto nel progetto definitivo elaborato dalla Marsala Yachting Resort (MYR) Srl; il radicamento alla diga foranea di sopraflutto, come argomentato dagli operatori portuali più dettagliatamente e sulla base della loro esprienza «collocherebbe il canale d’ingresso del bacino portuale su fondali non compatibili con la funzione merci, costringendo le navi in transito ad eseguire manovre estremamente complesse e pericolose in fondali scarsamente profondi ed adiacenti alla riva, con enorme rischio per la sicurezza dei navigli, degli equipaggi, delle merci e dell’ambiente». Quanto emerge dalla lettera ha una notevole importanza.
La lettera richiama aspetti logici oltre quelli tecnici, la navigazione sarebbe ancor più pericolosa nell’ipotesi di condizioni metereologiche avverse, stesse condizioni metereologiche per le quali si presume venga progettata l’opera.
Gli operatori portuali chiedono che il progetto della Regione venga adeguato prevedendo il radicamento della nuova protezione al molo di sottoflutto «congruentemente con le indicazioni espresse dal corpo piloti e dalla capitaneria di porto», cioè come previsto dal progetto della MYR per altro ampiamente e anticipatamente condiviso tra tutti gli operatori portuali.

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