Fazio afferma che è stata la regione a bloccare il progetto per il villaggio turistico a Marausa

TRAPANI –  “Non è affatto vero che il progetto per la realizzazione di un villaggio turistico a Marausa da parte della società Marausa Lido è stato bloccato dal Comune”. Lo precisa il Sindaco Girolamo Fazio, facendo riferimento alle recenti affermazioni di un operatore commerciale di Marausa, Tony D Bono, riportate dal Giornale di Sicilia dello scorso 4 marzo. La vicenda è legata alla decisione da parte della società proprietaria di un’area a Marausa Lido di porre una recinzione che impedisce di fatto l’accesso alla spiaggia.

Secondo le affermazioni di Di Bono, riportate dal quotidiano, “l’azienda ha presentato due progetti, ma per un motivo o per l’altro, il Comune non ha mai dato il suo benestare”. A ciò è stato aggiunto che “il Comune, oltre a negare l’autorizzazione, ha anche imposto la pulizia del tratto di spiaggia”.

“La verità è un’altra – afferma il Sindaco – ed è il caso di raccontare tutta la vicenda al fine di evitare usi strumentali e la diffusione di notizie prive di fondamento”.

La zona in questione nel vecchio programma di fabbricazione era individuata come Zona C 8. Nel piano regolatore adottato nel 1997 e redatto dall’ing. Mastrorilli era stata indicata come Zona Umida, sulla base delle indicazioni contenute nelle Linee guida del Piano Paesistico territoriale. Nel piano regolatore adottato nel novembre 2006 la zona è indicata come “Parco delle zone umide costiere di contrada Marausa”. La regolamentazione è contenuta nell’art. 40 delle Norme Tecniche di Attuazione, e prevede che l’attuazione della destinazione di zona avviene sulla scorta di un preventivo Piano del Parco nelle forme del piano di riqualificazione ambientale previsto dall’art. 15 delle stesse norme tecniche di attuazione. Nelle more, sono consentite solamente la manutenzione ordinaria e quella straordinaria.

Inoltre, nel piano di gestione delle zone SIC e ZPS, redatto dall’Assessorato Regionale Territorio ed Ambiente, la zona rientra tra quelle per le quali è prevista l’estensione delle stesse zone SIC e ZPS. Il 22 febbraio scorso l’Amministrazione è stata invitata presso l’Assessorato ai Beni Culturali per rendere la concertazione sul nuovo Piano paesistico territoriale, nell’ambito del quale questa zona è indicata come zona di inedificabilità assoluta.

“Come si può evincere dal pur sintetico excursus sopra riportato – evidenzia il Sindaco – il Comune, negli anni, non ha potuto fare altro, dal punto di vista urbanistico, che adeguarsi alle indicazioni regionali ed europee. Questo è un obbligo, non un capriccio. Il nuovo Piano paesistico territoriale è ancora in fase di concertazione e non è stato ancora adottato”.

Entrando nel merito del progetto della società Marausa Lido spa lo stesso venne presentato allo Sportello Unico Attività Produttive del Comune il 24 febbraio 2005. Poiché non era conforme allo strumento urbanistico è stata attivata dal Comune la procedura per la conferenza di servizi per l’attivazione del procedimento di variante, convocata per il 20 settembre 2006. In vista della conferenza il Comune ha inviato il progetto all’Assessorato

Regionale Territorio ed Ambiente che non ha ritenuto sussistenti i presupposti per l’assenso. La società presentò un ricorso, cui ha aderito anche il Comune, contro la decisione della Regione, ma il giudice amministrativo lo ha dichiarato inammissibile.

“Non è stato il Comune quindi, ma la Regione a dire no al progetto o, meglio, alla variante urbanistica per consentire la realizzazione del progetto” sottolinea Fazio.

Infine, per quanto riguarda la recinzione posta dai proprietari dell’area, l’Amministrazione Comunale “sta valutando le condizioni per l’emissione di un provvedimento in autotutela con il quale ordinare alla società il ripristino dello stato dei luoghi”.

CONDIVIDI
Commenti Facebook
Articolo precedenteAmministrative ad Alcamo: una resa dei conti?
Articolo successivoArmao: “Fondi Ue, affrontare tema spesa e perequazione”