Intervista al coordinatore provinciale dell’Api Liborio Ciacio

Il Terzo Polo avrà il suo candidato ad Alcamo? Oppure sosterrà il senatore del Pd Nino Papania?

“Il Terzo polo, ad Alcamo come in tutta la provincia di Trapani, avrà un suo candidato a sindaco ed è certo che ad Alcamo non sosterremo la candidatura di Nino Papania in quanto riteniamo giusto che questi si candidi con la coalizione che fino ad oggi ha sostenuto l’amministrazione Scala e che quindi si sottoponga al giudizio dei cittadini in merito al proprio operato. Quindi se Scala ha operato bene, sicuramente Papania ne coglierà i frutti; altrimenti risponderanno del proprio operato con i cittadini e toglieranno il disturbo. D’altronde tutti sanno ad Alcamo che Papania è stato e continua ad essere il mentore di Scala”.

Il senatore Papania ha invitato le altre forze politiche ad abbassare i toni ed a trovare momenti di sintesi.

“Non posso che sorridere davanti all’invito di abbassare i toni e ciò in considerazione del fatto che ancora la campagna elettorale non è neanche partita e che fino ad oggi solo loro hanno parlato ai cittadini con manifestazioni pubbliche e con sovraesposizione mediatica. E’ chiaro che noi abbiamo il dovere di informare i cittadini rispetto alle cose che a nostro avviso non sono state fatte o sono state fatte male. Ciò non vuol dire alzare i toni, ma esercitare il democratico diritto di pensiero e parola”.

L’Api ha più volte bocciato l’attività amministrativa del sindaco Scala. Perché? Cosa non funziona?

“A nostro avviso Scala, nel piccolo della città di Alcamo, ha condotto la stessa politica clientelare e fallimentare che a Palermo è stata condotta dal sindaco Cammarata. Sicuramente a quest’ultimo, a differenza del primo, va riconosciuta l’onestà intellettuale di aver ammesso le proprie responsabilità rassegnando le dimissioni prima della scadenza del mandato. Lo stesso avrebbe dovuto fare, da qualche tempo, Scala  che come Cammarata ha provocato il dissesto delle casse comunali.. Il mio pensiero va all’ANCI: passata dalle mani di Cammarata a quelle di Scala. A buon intenditor poche parole”.

Perché ad Alcamo il Terzo Polo non può allearsi con il Pd?

“Perché il PD non avuto il coraggio di cambiare; perché il PD ha deciso di difendere l’operato negativo di Scala; perché il Pd non ha avuto voglia di sposare l’ambizioso progetto del terzo polo “Alcamo: da paese a città”.

Senza l’alleanza con il Pd non c’è il rischio che a vincere possa essere il centrodestra guidato dal Pdl?

“Ritengo che la città di Alcamo abbia bisogno di un vero rinnovamento: bisogna elevare la politica, facendola uscire da quelle stantie stanze che da vent’anni custodiscono segreti e scheletri di tanti politici. Quindi se per facilitare questo percorso si deve pagare il rischio di consegnare Alcamo al centro  destra, il terzo polo è pronto a correre questo rischio, rendendosi disponibile a favorire un percorso innovativo che possa metter fine al “ventennio” del centro sinistra”.

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