Benedetto Lo Monaco: un attore alcamese

“Mi sono migliorato studiando”. Esordisce in questo modo il nostro concittadino Benedetto Lo Monaco ormai inserito nel campo cinematografico. Esempio di grande versatilità, umiltà e di tenacia, Lo Monaco può vantare oggi un curriculum non indifferente nel campo della cinematografia.

Le sue principali caratteristiche sono la semplicità e la passione verso un lavoro che lo ha fatto partecipare  a progetti  come “Cefalonia” con Amendola e Zingaretti, “Il Divo”, “Baaria” (nei panni di segretario della democrazia di cristiana), “Viola  di mare” (nel ruolo di Don Tano ), “Il dolce e l’amaro” (in cui è il mafioso), “Pio VI” (nel ruolo di un nobile), “I Cesaroni V serie “, con Elena Sofia Ricci  e molti altri.

La sua capacità di adattarsi a ruoli diversi gli ha permesso, negli anni, di affrontare qualsiasi tipo di sperimentazione su se stesso. I ruoli di protagonista lo vedono impegnato in opere quali “Gatta ci cova”(come co-protagonista), “Per un semplice gesto”, con la regia di Giovanni Spadone, “Il letto ” di Accursio Graffeo. Tra questi lavori, uno uscirà a breve . “Pagate fratelli” vanta la partecipazione di attori tra cui Salvatore Lazzaro, Tony Sperandeo, Orio Scaduto, Gigi Burruana, in cui lo stesso Lo Monaco si metterà nei panni di un Don Carmelo, protagonista di un’intricata storia che coivolge la Chiesa.

Altro lavoro, definito dallo stesso come in fase ancora di sviluppo, è “Una storia siciliana “, adattamento teatrale tratto da un testo di Capuana, con la regia dello stesso Lo Monaco e con la partecipazione di attori alcamesi e castellammaresi. Nonostante la partecipazione a opere cinematografiche di un certo calibro, Lo Monaco non dimentica però la sua terra e la sua città; per questo,  sta collaborando ad un progetto con i Calandra & Calandra.

Un uomo semplice che si è guadagnato da vivere in tanti modi diversi, ma che ha sempre assecondato ciò che la sua personalità ha costantemente cercato, non cedendo ad inutili esaltazioni dell’ego che spesso deviano da percorsi naturali e semplici. A poco, a poco l’alcamese si è creato uno spazio in un mondo in cui non è di certo facile penetrare e che ci da la possibilità, oggi, di vantare un artista che non dimentica le sue radici.

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