Centenario di Guttuso

Pare non siano molti a ricordare che quest’anno ricorre il centenario della nascita di Renato Guttuso, nato a Palermo il 2 Gennaio del 1912. Si è ricordato A. Camilleri, dedicandogli un libro, ma forse la sua Sicilia gli dovrebbe un tributo più ampio. Cercando su Google, si scopre che sono pochissimi i paesi che  hanno pensato ad  intitolargli una via, tra questi non c’è Palermo nè Bagheria, luogo in cui visse la sua gioventù. Qualcosa di più ha fatto Varese, ponendo una targa che ricorda una sua frase: “Vorrei arrivare alla totale libertà in arte che, come nella vita, consiste nella verità”. Non è un caso che Varese si ricordi di Guttuso, nel 1983 fu insignito della cittadinanza onoraria, vi passò trent’anni della sua vita avendo uno studio nella villa della moglie a Velate. Dipinse  per il Sacro Monte “La fuga in Egitto”, meraviglioso dipinto di grandi dimensioni che adorna una delle cappelle della via Crucis (si tratta di un luogo di culto sulle colline di Varese). Il grande dipinto della Vucciria fu dipinto nello studio di Velate, il maestro passò un periodo a Palermo a far foto e poi si fece mandare in aereo le verdure dalla Sicilia per “imitarne” i colori dagli originali. Guttuso era anche un convinto comunista e regalava quadri, o dava litografie, alle sezioni di partito per aiutare a finanziare i compagni. Trascorreva anche lunghi periodi  a  Roma dove incontrava altri artisti e dove per anni ebbe uno studio. Dunque a cento anni dalla nascita di un grande siciliano, speriamo che la Sicilia preveda qualche omaggio ad un suo illustre figlio.

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