Fondo Uditore, il covo del boss adesso è un Parco pubblico

PALERMO- Il 14 Gennaio verrà aperto al pubblico il Parco Uditore costituinto presso il Fondo Uditore a Palermo, luogo in cui si nascondeva e dove fu catturato il Boss mafioso Totò Riina.
La decisione è stata presa durante la prima riunione del comitato costutuita dall’assessore  per l’economia Giaetano Armao;del comitato fanno parte anche docenti universitari, dirigenti regionali, esperti dei beni culturali e del settore delle comunicazioni.E’ la prima volta in cui i cittadini inisieme alle associazioni formulano una proposta di iniziativa popolare, per chiedere la possibilità di avere un giardino pubblico.
Promotore dell’idea di raccogliere spazie e potenzialità di quest’area è stato Giovanni Callea presidente del Comess (consorsio Mediterraneo sviluppo sostenibile) il quale ha raccolto la maggior parte di firme per la creazione di quest’area.
In oltre ha contribuito a promuovere l’iniziativa il Dipartimento di Architettura del paesaggio dell’Università di Palermo aiutata e sostenuta da associazioni di volontari e ambientaliste.
L’idea è quella di creare un Parco di 70 mila metri quadrati, circondato da alberi di vario tipo, con una biblioteca, un orto, una ludoteca, un ristorante, svariate piste ciclabili, e un’area gioco; insomma un parco all’isegna dello svago, della cultura e della natura.
Tra le attività previste  vi è la promozioni di patti di gemellaggio con altri parchi urbani per sviluppare attività comuni, ma soprattutto all’insegna del sostegno di tutte quelle attività necessarie per la fondazione del Museo della memoria e della legalità, che avrà sede proprio in questo Parco; non mancheranno attività ricreative e culturali.

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