Polemica sull’aumento dell’indennità dei funzionari regionali a Bruxelles

PALERMO – Il deputato del Pdl, passato ora al gruppo misto, Vincenzo Vinciullo ha presentato un’interrogazione parlamentare riguardante la gestione della sede di Bruxelles della Regione Sicilia. “Se vogliamo ridurre i costi, facciamolo seriamente, finendola con le operazioni-manifesto”, l’onorevole si riferisce alla delibera con cui veniva ridotto il personale regionale degli uffici a due unità, e al contempo veniva aumentata l’indennità dell’unico dirigente rimasto, Maria Cristina Stimolo.
Con quella delibera, la numero 190 del 5 agosto scorso, veniva disposto l’adeguamento dell’indennità del dirigente, parificandola al 90% del trattamento spettante al personale del Ministero degli Affari esteri.
“La riduzione dell’organico dell’ufficio di Bruxelles, – scrive il deputato – si presume rientri nel piano di risparmio e riduzione dei costi dell’Amministrazione, non si comprende il perché di questo aumento considerevole di indennità di servizio all’estero attribuito esclusivamente al dirigente preposto, aumento che risulta assolutamente in contrasto con lo spirito della stessa delibera che dovrebbe avere, come obiettivo, il risparmio e il contenimento delle spese”.
Il deputato, tra l’altro, ricorda come “Lo stesso Governo regionale, con delibera di giunta n. 384 del 29 settembre 2009, aveva ridotto il trattamento di servizio all’estero a tutto il personale regionale trasferito alla sede di Bruxelles al 75% del trattamento economico che compete al corrispondente personale del ministero degli Affari esteri”. Infine Vinciullo si spinge anche un po’ al di là: “A questo punto – dice – credo sia doveroso capire se quegli uffici servono a qualcosa oppure no. Perché se servono, bisogna impegnarsi per farli funzionare al meglio, altrimenti è meglio rinunciarvi”.

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