Il comune perde la causa per mobbing intentata da una dipendente

ALCAMO. Il comune di Alcamo dovrà risarcire 15.000, 00 € all’ Ingegnere Enza Anna Parrino, a fronte del milione e mezzo richiesto dalla stessa, per la causa che si protrae dal 2001 riguardo ad un presunto caso di mobbing subìto dalla signora Parrino. Il comune ricorrerà in appello per tentare di ridurre ulteriormente il risarcimento nei confronti dell’ingegnere, che è tuttora ancora dipendente comunale, nella qualifica di capo di gabinetto. I fatti risalgono ad una decina di anni fa quando l’Ing. Parrino venne trasferita da un ufficio comunale ad un altro con una qualifica a suo dire meno importante. Intanto al di là degli esiti dell’appello, il comune è costretto a sborsare per tale sentenza circa 30.000, oo € per pagare la parcella dell’Avvocato Catanzaro, che ha difeso il Comune nella causa. A fronte delle richieste dell’ingegnere, il tribunale ha riconosciuto dei danni non ascrivibili al mobbing propriamente detto, in quanto si è trattato di un periodo di tempo limitato e di un fastidio arrecato alla signora Parrino per un periodo che si può limitare ad un solo anno.

Di tale argomento si è ampiamente discusso ieri sera in consiglio comunale, dove i consiglieri hanno potuto chiedere ulteriori chiarimenti in merito alle cifre da pagare e alle motivazioni che hanno spinto la dipendente comunale ad intentare causa. Il consigliere Cammarata Maurizio ha sottolineato che la perdita di tale causa non è una pecca da ascrivere all’attuale amministrazione, in quanto la condanna risale ad un periodo di tempo in cui il comune si trovava commissariato, cioè tra l’ultima amministrazione Ferrara e la prima legislatura di Scala. Il comune ricorrerà in appello al fine di ridurre ulteriormente l’ammontare del risarcimento.

CONDIVIDI
Commenti Facebook
Articolo precedenteAlcamo: consiglio comunale in diretta televisiva e discussione sullo spreco alimentare
Articolo successivoCarabinieri arrestano due persone per traffico di rame
Simona De Simone
Simona De Simone, psicologa e psicoterapeuta. Divoratrice instancabile di libri e del buon cibo. Appassionata di scrittura e mamma di Alqamah sin dal principio.