“Sulle ali del mondo agreste siciliano”. La poesia di un passato che ritorna a vivere – (foto)

E’  stato presentato ieri, presso il Centro Congressi Marconi, il libro “Sulle ali del mondo agreste siciliano” di Pasquale Gruppuso. All’evento erano presenti lo stesso poeta, che ha reciato le sue opere, il poeta di Alcamo Melito, il pittore Vincenzo Ognibene e l’ex preside della facoltà di Lettere e Filosofia, nonchè docente di  Linguistica italiana, Giovanni Ruffino. Dopo aver assaporato l’arte della poesia attraverso i versi, recitati dagli stessi poeti, il pittore Vincenzo Ognibene ha parlato dell’ opera del Gruppuso mettendone in risalto le tematiche dedicate al mondo agreste e ponendole in relazione con la sua stessa opera che crea delle istantanee su un passato in via di estinzione. Infine,  l’intervento del Prof. Giovanni Ruffino ha riportato questo piacevole viaggio verso il passato alla situazione odierna che prova vergogna nell’utilizzare la parola dialetto sostituendola con il più raffinato termine di “lingua”. Riferendosi, infatti, alla legge, recentemente approvata dall’Ars, sull’insegnamento della “lingua siciliana ” nelle scuole, Ruffino ha sottolineato come il progetto sia frutto di una tendenza dilagante in tutta Italia, definita dalla stessa come leghismo dilagante, per cui ogni regione tende a mettere in risalto la propria cultura e le proprie origini. Dopo l’approvazione e le numerose critiche ricevute, gli onorevoli, forse non sapendo più come venir fuori da questo inghippo, hanno chiesto tardivamente la consulenza dell’Università degli Studi di Palermo, cosa che li ha portati ad affidare allo stesso Giovanni Ruffino la  ridisegnazione dei principi attuativi della legge. La mostra omonima ha completato il processo di fusione tra arte e poesia che ha creato una perfetta atmosfera per ricordare e riscoprire ciò che non esiste più.[nggallery id=50]

CONDIVIDI
Commenti Facebook
Articolo precedenteC’era una volta una città ……
Articolo successivoProgetto “al Salam”: Sportello informa migranti