Belice: nuove possibilità di ricostruzione grazie al Fondo per lo sviluppo e la coesione

E’ dal Fondo per le Aree Sottoutilizzate divenuto Fondo per lo sviluppo e la coesione che potrebbero finalmente trovare attuazione gli interventi che da tempo richiede il Coordinamento della Valle del Belice per il completamento della ricostruzione post terremoto. Il decreto legislativo prevede che i fondi siano utilizzati presto, e con una maggiore responsabilità degli amministratori locali.Il fabbisogno per il completamento della ricostruzione è di 300 milioni di euro per l’edilizia privata e 150 milioni di euro per le opere pubbliche. E a proposito dell’utilizzo delle risorse messe a disposizione dal Fondo, il senatore Antonio D’Alì, in occasione delle celebrazioni dell’ultimo anniversario del terremoto del Belice, ha tenuto a precisare che è “quanto mai necessario pensare ad un intervento che vada oltre la cosidetta ricostruzione e che si qualifichi invece come opportunità di sviluppo economico della Valle del Belìce attraverso progetti di recupero ambientale, di riqualificazione edilizia e abitativa conformi ai più moderni criteri di efficienza ambientale, oltre che antisismica – e aggiunge – […] è indispensabile che i comuni della valle, nella cornice di maggiore coinvolgimento e responsabilità auspicate dal Governo, abbiano già pronti progetti capaci di integrarsi con le linee strategiche del Piano». Cauto ottimismo esprime anche il coordinatore dei sindaci Nicolò Catania, il quale esprime la necessità di cogliere il provvedimento nella giusta direzione, risolvendo così definitivemente il problema.

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