Una Nuova Costituzione?

Tra i miei amici d’infanzia più cari, Franco è quello che ha fatto più carriera. Ha fatto l’Università a Roma e lì è rimasto dopo la laurea a fare il giornalista per la radio. Ora, da un paio di legislature si trova alla Camera in un partito per cui ho spesso votato. Ogni tanto, quando ha tempo, torna in Sicilia e ci delizia, me e i suoi compagni di giochi di un tempo, svelandoci i vizi e le debolezze di questo o di quel politico. Ultimamente si sta divertendo un po’ meno, sembra seriamente preoccupato. Qualcuno, di cui non si conosce l’identità, pare intenzionato a modificare a fondo la Costituzione e il mio amico deputato è in cerca della prova di quanto sentito in transatlantico. Stamani mi ha mandato questo fax con su scritto NON È UNO SCHERZO, raccomandandomi di divulgarlo subito perché questa è una copia unica. Ve la giro senza ulteriori commenti.

PRINCIPI FONDAMENTALI

Art. 1

L’Italia è una Repubblica democratica, fondata sulle Elezioni.

La sovranità appartiene a Me, che la esercito nelle forme e nei limiti della Mia Bontà.

Art. 2

La Repubblica riconosce e garantisce i diritti inviolabili del Presidente del Consiglio, sia come singolo, sia nelle formazioni sociali ove si svolge la Sua personalità, e richiede verso di Lui l’adempimento dei doveri inderogabili di solidarietà politica, economica e sociale.

Art. 3

ABROGATO

Art. 4

La Repubblica riconosce a tutti gli elettori della Presidenza il diritto al lavoro e promuove le condizioni che rendano effettivo questo diritto.

Ogni cittadino ha il dovere di svolgere, secondo le proprie possibilità e la propria scelta, una attività o una funzione che concorra al progresso materiale o spirituale della Maggioranza.

Art. 5

La Repubblica, una e indivisibile, riconosce e promuove le autonomie locali del Nord; (…) adegua i principi ed i metodi della sua legislazione alle esigenze dell’autonomia e del decentramento della Lega.

Art. 6

La Repubblica tutela con apposite norme le minorenni linguistiche, le igieniste dentali e le nipoti di Mubarak.

Art. 7

Le Televisioni e la Chiesa cattolica sono, ciascuno nel proprio ordine, indipendenti e sovrani.

I loro rapporti sono regolati dai Patti di Striscia la Notizia. Le modificazioni dei Patti, accettate dalle due parti, non avvengono senza l’autorizzazione di Confalonieri.

Art. 8

Tutte le posizioni del Kamasutra sono egualmente libere davanti ad Arcore.

Le posizioni diverse dalla missionario hanno diritto di organizzarsi secondo i propri statuti, in quanto non contrastino con il Bunga-Bunga.

I loro rapporti con la Presidenza sono regolati per legge sulla base di intese con le rappresentanze delle Escort.

Art. 9

La Repubblica rimuove lo sviluppo della cultura e la ricerca scientifica e tecnica.

Tutela il paesaggio cementizio e il patrimonio storico e artistico di Milano 2.

Art. 10

L’ordinamento giuridico italiano si conforma alle norme del diritto presidenziale. Anzi, siccome le parole “legge”, “diritto” e “giuridico” sono un’offesa alla pubblica opinione, esse vengono d’ora in poi definitivamente bandite.

Il Presidente, al quale sia impedito nel suo paese l’effettivo esercizio delle libertà democratiche garantite dalla Costituzione italiana, può esercitare la dittatura nel territorio della Repubblica, secondo le condizioni stabilite dalla Maggioranza.

Non è ammessa l’estradizione del Presidente per reati politici.

Art. 11

L’Italia ripudia la divisione dei poteri come strumento di offesa alla libertà dei popoli (…); promuove e favorisce le Reti Mediaset.

Art. 12

La bandiera della Repubblica è il bicolore italiano: azzurro PDL e verde Lega, a bande verticali di eguali dimensioni.

L’Inno italiano si intitola “Meno male che Silvio c’è”.

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