San Valentino: storia e leggende

Come spesso capita oggigiorno ci accingiamo a festeggiare una ricorrenza di cui, in realtà, sappiamo poco o nulla. Questo certo non influirà sulla buona riuscita della nostra serata tutta cuori e cioccolatini, ma di certo darà uno spunto in più alle nostre conversazioni che eviteranno così di ridursi ad una serie infinita di frasi sdolcinate e occhi languidi. Dunque, pare che all’origine della festa degli innamorati ci sia stato il tentativo della Chiesa cattolica di porre termine ad un popolare rito pagano per la fertilità. Fin dal quarto secolo A. C., con un singolare rito annuale, i romani rendevano omaggio al dio Lupercus. I nomi delle donne e degli uomini che adoravano questo Dio venivano messi in un’urna e opportunamente mescolati. Quindi un bambino sceglieva a caso alcune coppie che per un intero anno avrebbero vissuto in intimità affinchè il rito della fertilità fosse compiuto. I padri della Chiesa cercarono quindi un santo per sostituire il deleterio Lupercus. Così trovarono un candidato probabile in Valentino, un vescovo martirizzato. Una leggenda vuole poi che il perchè di questa scelta sia da ricercare nella vocazionale propensione che il vescovo aveva ad aiutare e consigliare i giovani innamorati. In realtà le leggende sull’argomento sono infinite. Ma se uno spunto curioso può aiutare la buona riuscita della nostra serata, un escursus sulle mille ragioni che oggi ci portano a festeggiare con i nostri o le nostre amate potrebbe invece persino spegnere la voglia di conversare. Inoltre, non vorremmo, per amore della storia, perdere l’occasione per augurare un buon san Valentino a tutti coloro che, al di là di ogni polemica consumistica, approfitteranno dell’occasione per festeggiare sinceramente il loro amore.

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